Descrizione:
Tanara informa la moglie di aver incontrato Garibaldi a Dole, di essere stato destinato a Chambery dove prestano servizio diversi "molti parmigiani e diversi langhiranesi" e la esorta ad "avere animo" ("chi ha nelle file di questa ardimentosa avanguardia un marito, un figlio, un fratello vada superbo la più bella, la più nobile delle cause, il più santo dei principi non fu mai propugnato. Viva la repubblica! Viva la libertà!)

Trascrizione:


          Dôle 20 Ottobre 1870

Mia Cara Virginia

         Una riga in fretta perché tu
sappia che alle 11 di ieri a notte ho tro-
vato finalmente il Generale in questa
piccola Città che dista 26 Chilometri
dagli Avamposti prussiani. Dalle
alture io, Menotti e Pantaleo li osser-
viamo e col cannocchiale distinguon-
si anche le diverse armi. Più
tardi li avvicineremo.
Io sto bene, ma ciò che mi preme
di sapere, per star meglio, sono le
vostre notizie.
         Dunque scrivi tosto coll’indirizzo se-
guente.
         Al Colonello F. Tanara
Comande la 1a legione dei volontari I.
         Chambery
         Francia

Il Generale, Menotti e Pantaleo ti
mandano cordiali saluti e un bacio
alla mia adorata Zuarina.
Per me saluta vivamente il caro
dottor Leoni, Mantovani, Costa il
povero fornaio, Valentino, Rosi
l’ex direttore delle poste.
Darai un bacio a’ tuoi genitori e fra-
telli. Un affettuoso ricordo agli
amici tutti.
Nulla ti dico per ora delle cose di
Francia. Il tempo mi manca.
Da tre giorni non faccio che an-
dare su e giù pei convogli ferro-
viari. Ciò che mi consola e mi fa
presagir bene è l’entusiasmo febbri-
le che desta Garibaldi ovunque si
fa vedere. E se alle grida pertan-
to
risponderanno i fatti, colla francia
sarà salva la causa della libertà.
        Fra qualche minuto ritorno
indietro per raggiungere la mia de-
stinazione. Cioè Chambery dove tro-
vasi la legione che appena lunedì ho
potuto vedere passando. Questo Cor-
po nel quale sono già molti
parmigiani e diversi langhiranesi,
anzi tutti gl’incorreggibili scappati
dalle loro case per servire la repubblica
Garibaldi sarà il primo che porterà
la camicia rossa dinanzi ai vincitori
di Sedan.
Animo dunque; chi ha nelle file di
questa ardimentosa avanguardia un
marito, un figlio, un fratello vada
superbo la più bella, la più nobile
delle cause, il più santo dei principii
non fu mai propugnato.
Viva la repubblica! Viva la libertà!
Rispondi subito, subito; ti prego però
di far scrivere ad altri l’indirizzo per-
ché non vorrei che sbagliassi il no-
me del luogo, essendo francese.
Toschi è una delle mie ordinanze,
l’altro è francese, un cugino di Ro-
manini.
          Che tuo padre non si scordi di pas-
sare da Leoncini per concludere sul
da farsi.
          Una parola mi vorrai dire della
Peppa e Virginio. Intanto salutali e
dì loro che amerei sentir qualche
cosa di concreto e presto.
          La scorsa notte ho dormito tre ore
in un convento di Gesuiti. Che bra-
va gente! Che cuore! Quanti inchi-
ni!
          Sta sana, mia Virginia e ricordami alla
Zuarina. È per voi e per la libertà che
cimento questo avanzo di vita.
Mille baci
          dal vostro
          Faustino