Descrizione:
Tanara comunica alla moglie di essere in procinto di spostarsi ("da un momento all'altro posso essere chi sa dove") e racconta dell'eroismo dimostrato da Mario, ferito ad un piede in battaglia

Trascrizione:

Neuilly 28 del 1871

Carissima Virginia

Ier l’altro appena ebbi invia-
to alla posta la lettera coi ritratti
ultimi, ricevei l’ordine di partire.
Per oggi e domani sono qui ad
otto chilometri da Dijon, ma
capirai, da un momento
all’altro posso essere chi sa dove,
percui non affannarti se le
mie corrispondenze subirai-
no qualche ritardo. Di ciò
avvertine anche gli amici e
salutali. E la Collarina non l’hai
ricevuta ancora?
          Mario è sempre lì colla sua
palla nel piede che fino ad og-
gi si è potuta estrarre. Però è
sorridente e fuma qualche sigaro.

Ha scritto a suo padre. Assicuralo
che sarà curato meglio che in fa-
miglia. Certo che se avesse badato
a me non sarebbe quella mattina
venuto al fuoco, ma che è un ragaz-
zo che sente molto e non vi è
stato verso a trattenerlo; appena
udito il Cannone esce di città, vola
a [non si capisce] si getta in mezzo alla
Legione e resta ferito per primo.
Ciò gli fa molto onore. Non un la-
mento, non una parola che non fosse
un Viva alla repubblica!; poi ripe-
teva cosa diranno a Langhirano, quan-
do sapranno che così in pochi abbia-
mo battuto i prussiani? Come c’in-
vidieranno i nostri amici! Vedi che
bel cuore, Virginia? Le stesse cose
va dicendo a tutti quelli che vanno

a trovarlo all’Ospedale dei Fratelli.
La palla gli ha forato il collo del
piede, ed ora trovasi in mezzo al-
le articolazioni; fortunatamente
l’osso è rimasto illeso.
          Questa la mando a Langhirano
perché da una lettera di Violi ri-
cevuta ieri a sera, sento che ti
sei portata colà.
          Sta sana tu e la Zuarina, riceve-
te i baci miei, saluta i tuoi
e gli amici e credimi
con vero affetto sempre tuo
              Faustino

Per l’ultima settimana di Gennaio
ho dato lire 5 a Bovastelli
te lo scritto un'altra volta? O che
testa!
Salutami tanto mio zio e zia Tanara
e sappimi dire come sta Cristoforo.

Procura di vedere anche mio zio
Giovanni e salutalo tanto tanto