Descrizione:
Tanara informa la moglie che la guerra sta volgendo al meglio ("le cose nostre prendono tali pieghe favorevoli che speriamo di finirla tra pochi giorni") e racconta dell'attacco portato dai papalini al paese di Nerola.

Trascrizione:

           Scandriglia 19 Ottobre 1867

Mia dilettissima Virginia

           È la prima, dacché lascio la mia fa-
miglia, che trascorrono tre giorni senza dare a’ miei
cari le mie notizie. Fatalmente le marcie
dal 16 ad oggi non ci hanno mai portato in
paesi da dove si potesse con sicurezza spe-
dire una lettera. Oggi, avendo gli Zuav pa-
palini sgombrato Nerola in seguito al
concentramento delle forze rivoluzionarie
in questo punto, ci siamo fermati qualche
momento a Scandriglia / Regno d’Italia /
per raccogliere viveri, di cui specialmen-
te la mia colonna abbisognava, ed ho
preso la penna per dirti che le cose no-
stre prendono tali pieghe favorevoli
che speriamo di finirla tra pochi giorni.
Garibaldi sarà con noi in breve; saprai
che a Caprera non è più.
           Ieri vi fu a Nerola, paesinolo a 4
miglia da qui ed occupato da
una compagnia di garibaldini, un serio

attacco per parte dei papalini, i quali
credendo vi fosse Menotti, eransi a-
vanzati in numero di 3.000. Quella Com-
pagnia aveva ordine di cedere dopo
una brevissima resistenza, e così avvenne.
Intanto fu raggiunto lo scopo nostro
col sacrificio di pochi uomini, i quali
non hanno altro dispiacere che di essere
condotti a Roma prigionieri.
          Addio mia dilettissima, pensa a me
come a te penso; abbiti mille baci
insieme ai nostri angioletti, saluta
gli amici
              tuo sempre
              Faustino