Descrizione:
Tanara, giunto a Brescia e ricoverato presso l'ospedale di S. Chiara, annuncia il suo imminente arrivo, chiede alla moglie di farsi forza e comunica che Cristoforo è stato fatto prigioniero dai Tedeschi il 21 luglio ma sta bene e sarà liberato alla fine della guerra

Trascrizione:


         Brescia, 4 Agosto 1866

Virginia Carissima
         Dopo due giorni di penosissimo viaggio
giunsi ieri a sera in questa Città ed ora
mi trovo nell’Ospedale di S. Chiara.
La ferita va di bene in meglio. Cor-
raggio dunque, mia cara, fra pochi gior-
ni ci abbraccieremo. Intanto non cruc-
ciarti né della pensione che non ti han-
no ancora pagato, ne d’altra cosa;
all’arrivo mio tutto sarà appianato.
Persuaditi una volta che non si arriva
al bene se non battendo prima il
sentiero della sventura.
Gigino è tornato al reggimento e l’ho
messo ordinanza col mio ajutante, del re-
sto anch’egli sarà a casa fra poco.
Dirai a Giovanni mio cugino, che
Cristoforo è rimasto nelle mani dei
Tedeschi la mattina del 21 Luglio,
ma sano sanissimo. Appena fatta

la pace, sarà libero come tutti gli
altri.
         Io non capisco come le mie lettere
non ti debbano pervenire, mentre dal
giorno che fui ferito non ho mancato
mai di scriverti un dì si e l’altro no.
Gigino portava le lettere alla posta.
Animo, Virginia, animo per carità; le
tue lagnanze mi fanno più male al
cuore di quello che non credi.
Stamane fu a vedermi Pantaleo e
dissemi che ti aveva scritto.

Salute e baci ardenti a te ed alla
nostra Angioletta
            dal vostro
                     Faustino